

Matteo Pedretti
Mi chiamo Matteo Pedretti e, insieme al cognome di una delle famiglie storiche di questo paese, porto con me tanti ricordi del passato albairatese, tramandati dai miei genitori, dai miei zii, dagli anziani concittadini. Albairate è un comune agricolo che si è trasformato negli anni, pur mantenendo la sua vocazione, che va difesa e valorizzata.
Nella mia famiglia ho respirato la solidarietà, l’impegno civile e il desiderio di spendermi per gli altri, anche attraverso l’impegno politico. Mio padre stesso si è occupato di politica per diversi anni, come consigliere e assessore comunale. Mi è molto caro l’invito riportato da San Paolo VI a considerare la politica come “la più alta forma di carità”.
Ho trascorso la mia giovinezza vivendo l’oratorio e la parrocchia, ambienti che frequento tuttora, nei quali mi sono dedicato a vari impegni di volontariato.
Altro passaggio importante della mia vita è stato lo sport, in particolare il basket. Ho giocato a pallacanestro da bambino, diventando poi allenatore di minibasket e fondatore, insieme ad alcuni genitori, della società sportiva Nuova Basket Albairate N.B.A, confluita successivamente nella CBC di Corbetta; impegno che a malincuore ho dovuto lasciare a causa di una malattia importante, che mi ha segnato profondamente, ma che per fortuna si è risolta al meglio.
Un ulteriore aspetto della mia formazione civica è stato il volontariato nella protezione civile, inizialmente ad Abbiategrasso, poi ad Albairate quando è nata la sezione locale. Questa esperienza ha generato in me amore e rispetto per l’ambiente, insieme ad un forte attaccamento al territorio.
Attualmente faccio parte delle ACLI e partecipo al gruppo “ATTIVATI”, che si occupa di promuovere incontri formativi su temi di attualità (ad es. welfare lavorativo, transizione ecologica, Africa Brics e Intelligenza Artificiale).
La mia professione, da ventidue anni, è quella di tecnico di laboratorio biomedico; trattandosi di un lavoro su turni che mi impegna giorno e notte, tutti i giorni dell'anno, non potrei dedicarmi al meglio al ruolo di sindaco, per questo ho scelto di prendermi un IMPEGNO CON VOI: se eletto, prenderò un’aspettativa per essere sindaco di Albairate A TEMPO PIENO. Sarò presente ogni giorno in Comune, ma soprattutto starò in mezzo alla gente, in piazza, in giro in bicicletta o a piedi, perché una mia caratteristica è proprio quella di saper ASCOLTARE.
Sono stato tra i fondatori del progetto lista civica “Per Albairate”, nato da un gruppo di giovani, entusiasti e sognatori, che nel 2014 ha deciso di candidarsi alle elezioni per portare un rinnovamento per il bene del nostro paese. Il gruppo era guidato da una persona esperta e competente: Emanuele Petruzzelli. A lui il merito di avermi insegnato a muovere i primi passi nella complessa macchina comunale ed essere stato sempre al mio fianco.
Lo stile che ci siamo imposti è quello della partecipazione condivisa, aperta a tutti: siamo convinti che il Comune sia dei cittadini, non di chi amministra, e crediamo che l'amministrazione di un Comune sia innanzitutto un servizio alla Comunità.
Vogliamo che Albairate torni ad essere un paese dove le persone collaborano per rendere viva la comunità, secondo la propria disponibilità, le proprie attitudini, il proprio tempo e le proprie competenze.
Per questo intendiamo ripristinare le COMMISSIONI e le CONSULTE, gruppi di cittadini a supporto dell'amministrazione, perché riteniamo che i cittadini debbano essere coinvolti nella vita del paese, perché insieme possiamo concorrere al BENE COMUNE di Albairate.
Il “bene comune” è inteso come creare quelle condizioni che permettano ai cittadini di raggiungere la perfezione, propria e della comunità, e questo compito tocca soprattutto alla politica. Un mezzo fondamentale per raggiungerlo, è utilizzare sempre l’equità e non l’uguaglianza.
Possiamo comprendere meglio il concetto di bene comune utilizzando l’immagine dell’orto, a cui molti dedicano tempo e cura. Per fare un orto serve innanzitutto un luogo, per poi assegnare gli spazi con criterio: alcune piante hanno bisogno di luce, altre di ombra. Anche per la semina bisogna essere accurati e distanziare tra loro le varie tipologie di piante. Alcune piante, messe vicine ad altre, le aiutano a crescere meglio, altre le difendono dalle malattie. Poi bisogna innaffiare, sempre secondo il principio di equità: c’è chi ha bisogno di più acqua e chi di meno. L’orto va soprattutto curato, seguito ogni giorno, bisogna raccogliere per poi ripartire con la nuova semina. Ma soprattutto dev’essere amato. Fuor di metafora, stiamo parlando dell’orto di Albairate, il nostro bene comune.
Se sarò il vostro Sindaco, se amministreremo il paese, cercheremo al meglio di coltivare, curare e amare il NOSTRO ORTO e lo faremo INSIEME a voi.